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06 apr 20232 min

Da Yverdon a Dresda, un mattoncino dopo l'altro

La squadra ticinese degli Smilebots, patrocinata da ated-ICT Ticino, ha conquistato il secondo posto guadagnandosi l'accesso alla finale europea – Ne parliamo con Corrado Corsale.

Articolo completo apparso su Corriere del Ticino

Smilebots è una compagine ticinese con sede operativa a Massagno, sotto l'ala dell'associazione ated-ICT Ticino. La squadra, da anni, unisce il celebre gioco del Lego alla robotica, con robot sempre assemblati con i celebri mattoncini di plastica. Il gruppo è guidato da Corrado Corsale, mentor di Ated4kids, realtà ated-ICT Ticino rivolta ai più piccoli. Ne parliamo, un'altra volta, a distanza di un anno, perché gli Smilebots si sono appena aggiudicati il secondo posto al torneo regionale della First Lego League svoltosi a Yverdon-les-Bains. La prossima tappa sarà la competizione europea di Dresda in cui il supporto finanziario degli sponsor sarà fondamentale. Ne abbiamo parlato proprio con Corrado Corsale.

 

Come è nata l’iniziativa di Ated4Kids?
«L'iniziativa è nata nel 2018 grazie a me e Cristina Giotto. Nel 2018 ero già il coach degli Smilebots. Di concerto con Cristina, ho deciso di entrare con gli Smilebots in Ated4Kids per permettere alla squadra di fare un percorso di formazione e di crescita con altri ragazzi e per arrivare a una sorta di “vivaio di ragazzi” che potessero andare in prima squadra, appunto gli Smilebots. Infatti, con il passare del tempo, ho cercato di includere i ragazzi più appassionati alla competizione nella squadra principale».

Dato che ha parlato degli Smilebots, chi sono, da chi è composta la squadra?
«Smilebots è la squadra principale di Ated4Kids che partecipa alla competizione First Lego League. È una competizione internazionale che vede ogni anno coinvolte più di 40.000 squadre. Quest’anno abbiamo presentato tre squadre. Gli Smilebots, cinque ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni; una squadra di ragazzi più piccoli chiamata Smilebots Junior; una terza squadra di ragazzi ancora più piccoli, i Back to the Block».

Quali sono gli obiettivi che si raggiungono con queste competizioni?
«L’obiettivo è trasmettere ai ragazzi delle conoscenze di base e la mia strategia si basa sul confronto e sull’esempio, che per si tramutano in un arricchimento e in una crescita. Metto di fronte la squadra a un problema da risolvere. Ciò porta i ragazzi ad affrontare diverse sfide, con l’intento comune di raggiungere lo stesso obiettivo. In questo modo, possono trarre diversi esempi da applicare per diverse problematiche nella vita futura. Si tratta, in definitiva, di crescere nel problem-solving. È qualcosa di molto stimolante sia per loro che per me».

Ringraziamo tutti gli sponsor e in particolare: Banca Stato, MediaTi, Aiti, SUPSI, Banca Popolare di Sondrio, GTK Timek Group, che sostengono le squadre, accompagnandole in ogni loro sfida di apprendimento e facendo sempre il tifo per loro.

 Articolo integrale su  Corriere del Ticino a questo link.

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