La chiusura del negozio fisico durante la pandemia ha aperto a nuove formule di vendita.
La #storiavisionaria di Micaela (Micia) è apparsa qui nel blog di ated-ICT Ticino sul TIO
La chiusura e il confinamento forzato imposto dal Covid hanno aguzzato l’ingegno di chi è creativo per definizione. È la #storiavisionaria raccolta davanti a un caffè sulla Via Cattedrale in pieno centro a Lugano con protagonista Micaela Zambelli, da tutti conosciuta come Micia. È la titolare della bottega “La Signora degli Anelli”, che ti incanta con la voce sicura e determinata di chi durante la pandemia si è spesa per gli altri e ha resistito con grande spirito e resilienza. «La pandemia per me ha avuto due momenti. Nella prima chiusura ho deciso di dare un aiuto concreto a chi si trovava nella difficoltà e solitudine. Con il negozio chiuso e gli aiuti garantiti dal Cantone non mi sono comunque fermata un solo giorno. Infatti, ho aiutato anziani e persone in difficoltà facendo per loro la spesa e sbrigando quelle commissioni che il lockdown più duro avevano reso troppo rischiose per chi è fragile o anziano. Ma anche in quei mesi, ho cercato comunque di essere presente tutti i giorni pubblicando almeno 2 fotografie di mie creazioni sui canali social per non farmi dimenticare».
E infatti, con la riapertura estiva nel 2020, torna per fortuna il sereno anche nel negozio fisico. La clientela si presenta con grande entusiasmo «anche solo per gratificarsi con un dono e coccola, dopo uno stop prolungato assolutamente inedito». Al punto che Micia decide di aprire anche un secondo punto vendita ad Ascona insieme a Marco Lucchetti, titolare della Art Gallery di Lugano sempre in via Cattedrale. Solo che, chiusa la fortunata stagione estiva, si ripresenta un autunno complicato per via della seconda ondata del Covid. «A quel punto io non me la sono più sentita di chiedere gli aiuti al Cantone - racconta Micia ripercorrendo i mesi invernali – e non ci ho pensato due volte a caricare tutte le creazioni nella mia Smart e a immaginare una nuova modalità per incontrare i miei clienti. Se il negozio non poteva più essere il luogo di incontro e di passaggio che da quasi 20 anni mi rende orgogliosa e appassionata, ho pensato che avrei potuto andare io a casa dai miei clienti! Quindi, mi sono organizzata con tutte le precauzioni sanitarie possibili per realizzare una sorta di showroom itinerante della Signora degli Anelli. Mi sono imposta un massimo di 3 visite al giorno in tutto il Ticino, perfettamente organizzate tramite un tam tam e passaparola che ho alimentato attraverso i miei canali social».
Anche in questo caso, come in molte delle #storievisionarie che come ated-ICT Ticino stiamo raccontando da qualche mese, la tecnologia e il digitale entrano in scena, ma in un modo molto originale, su misura di Micia. Come una sua creazione artigianale che, se indossata, sembra pensata apposta per chi l’ha scelta. Il successo dello showroom itinerante è stato clamoroso, oltre ogni aspettativa e, infatti, Micia racconta che: «L’idea ha avuto una risposta incredibile da parte di mie clienti storiche, ma anche di nuove persone che magari non si allungavano a Lugano, perché ben radicate nel Sopra Ceneri. Il fatto che io mi recassi a casa loro e mi presentassi con tutti i miei gioielli, è stata percepita come una coccola e gesto di grande attenzione. Ha anche reso chi mi ospitava anche più disinvolto e meno timido nel provare le mie creazioni. Così ho scoperto che spesso in negozio si è meno a proprio agio nel provarsi una certa collana o anello, mentre in casa propria si cercano abbinamenti con abiti e altri gioielli che si hanno già».
La storia di Micaela conferma che anche in una situazione complicata e di brusca frenata, ci può essere sempre una via anche digitale per farsi conoscere e apprezzare dal proprio pubblico. Ma che si può individuare anche una modalità del tutto personale per sfruttare al meglio quanto la tecnologia ci mette a disposizione. «Io uso moltissimo il mio smartphone perché aggiorno con foto e video di continuo la mia pagina facebook. Ma soprattutto rispondo sempre ai messaggi e chiamate via Whatsapp, che spesso si tramutano in ordini direttamente pagati tramite twint o le modalità più comode per i miei clienti. Il mio unico rischio è di non staccare troppo spesso, ma sono molto ben ripagata dall’affetto delle mie clienti, che oggi mi fa davvero piacere poter ri-ospitare nel mio negozio! Qui c’è sempre l’occasione di bersi un Prosecco insieme, di fare una chiacchiera al bar di fianco con un caffè o ancora di poter coinvolgere gli altri negozianti di Via Cattedrale. Siamo la via più bella e autentica di Lugano, a mio modo di vedere, e siamo sempre pronti a organizzare appuntamenti, esibizioni di giovani artisti o altri momenti di convivialità e incontro!»
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