Ormai le nostre vite dipendono dai cellulari. Ecco cosa possiamo fare prima, per evitare problemi, e come dobbiamo comportarci dopo, se ci vengono sottratti
Articolo apparso sul Corriere del Ticino-Mag nella rubrica Tech & Scienza
La nostra dipendenza verso i cellulari e gli smartphone è più che evidente. Basta solo osservare le persone intorno a noi che nei luoghi più disparati guardano e digitano in modo compulsivo sul proprio schermo digitale. Anche perché a ben vedere, ormai sul nostro cellulare planano tutti i nostri dati importanti. Lì archiviamo migliaia di foto e ricordi, ma si trova anche la rubrica, l’agenda con gli appuntamenti da non dimenticare o le date dei compleanni (anche se c’è sempre Facebook che ci ricorda gli anniversari cruciali). Ormai fra le molte applicazioni scaricate ci sono quelle con cui accediamo proprio ai nostri profili social, financo ai nostri conti bancari e telefonici. E solitamente ci rendiamo conto della “smartphone-dipendenza” soprattutto quando NON abbiamo con noi il nostro cellulare. Infatti, il vero dramma si presenta se per caso lo perdiamo o, peggio, ci viene rubato. Ma questo punto cosa dobbiamo fare per evitare di passare dei grossi guai e rischi (sia prima sia dopo l’infausta perdita)?
Abbiamo provato a raccogliere alcuni suggerimenti utili e di sano buonsenso, andando a ricercare sui siti dei maggiori operatori elvetici i passaggi da seguire (come Swisscom, Salt) e abbiamo posto alcune domande a Giuseppe Bonina, Chief Sales Officer e membro del Comitato Esecutivo di Sunrise, così da non perderci d’animo in caso perdita o furto.
Tutti gli esperti sono concordi nel raccomandare di proteggere i nostri gioielli digitali (smartphone, tablet e altri dispositivi) con password e codici PIN e di non lasciarli mai incustoditi. Meglio usare un codice numerico, e non i modelli di sblocco, che sono più facili da carpire per i malintenzionati, perché si lasciano segni e scie con le dita sugli schermi. Il codice non deve essere la propria data di nascita e neanche la sequenza numerica 1234 o 0000. Si può anche verificare con questo sito www.passwortcheck.ch, se stiamo usando una password sicura.
Conviene anche fare delle copie dei dati più importanti, utilizzando gli archivi sulle “nuvole” (tecnicamente, nel cloud, come propongono gli stessi marchi di telefonia o i brand dei cellulari acquistati). In questo modo, i nostri dati possono essere trasferiti su un nuovo dispositivo in modo piuttosto agevole (iOS/iPhone: https://support.apple.com/it-it/HT203977; Android: https://support.google.com/android/answer/2819582?hl=it
Comunque, se per “disgrazia” lo smartphone viene proprio perso, può essere ritrovato con una funzione di ricerca, disponibile sia per i modelli della Apple, iOS/iPhone(https://support.apple.com/it-it/guide/icloud/mmfc0f2442/icloud) sia per i modelli di altre marche con il sistema operativo Android: https://support.google.com/accounts/answer/6160491?hl=it.
«Ma se il telefono cellulare ci è stato rubato, la prima cosa da fare è quella di denunciare subito il furto alla polizia – raccomanda Giuseppe Bonina. Quindi, bisogna bloccare immediatamente la carta SIM, utilizzando le aree che le compagnie di telefonia mettono a disposizione sui loro portali web. Solo a questo punto è possibile ordinare unanuova carta SIM, sia sul sito del vostro fornitore telefonico o nei relativi negozi fisici. Osserviamo che il tema è molto caldo per il pubblico e di stretta attualità, tanto che diverse compagnie offrono assicurazioni dedicate che garantiscono una protezione completa in caso di danni, furto e utilizzo di terzi in seguito a furto».
Si leggono spesso notizie di vere e proprie richieste di riscatto da parte di truffatori e ladri, come dobbiamo comportarci?
«Alcuni hacker (ovvero, truffatori digitali) spesso contattano le loro vittime e chiedono di fornire la password del tuo account o dell'e-mail. È importante non fornire mai la password perché il proprio operatore telefonico non richiede queste informazioni personali e chi lo fa, probabilmente, vuole impossessarsi della vostra identità. Infatti, aggirando le misure di sicurezza, gli hacker cercano di ottenere l'accesso a una rete di computer, a un computer, a un componente protetto (ad es. una carta a chip) o a dati bloccati. Per questa ragione, noi e altri operatori proponiamo delle applicazioni che durante la navigazione proteggono da rischi e virus nocivi, senza richiedere l'installazione di software sull'apparecchio. D’altro canto, si possono anche installare regolarmente i cosiddetti Service Pack, ovvero dei pacchetti con gli aggiornamenti di sicurezza e gli antivirus per mantenere sempre protetto il sistema operativo e i vari programmi utilizzati».
MINI GUIDA
Cosa fare se perdi o ti viene rubato il tuo cellulare:
- Per prima cosa bisogna denunciare immediatamente l’accaduto alle autorità competenti.
- Bisogna comunicare il numero IMEI dell’apparecchio (è un codice di 15 cifre che si trova sulla scatola del cellulare all’acquisto e sulla scocca del cellulare. Si può vedere dai menu delle impostazioni o digitando sul cellulare - *#06# - conviene tenerlo da parte e conservarlo, in caso di comunicazione per il furto o perdita)
- Quindi, bisogna inviare la richiesta di blocco al proprio gestore di telefonia, così da rendere inservibile il numero.
- Il blocco si può fare anche attraverso i formulari che si trovano sui siti web delle principali compagnie telefoniche (si possono configurare le deviazioni di telefonate, così da essere reperibili su altre linee)
- Una volta bloccata la SIM e reso inservibile il cellulare è possibile ordinare una nuova SIM dal proprio gestore telefonico.
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