Una mossa a sorpresa e inaspettata per il noto marchio di lusso che abbandona gli account sui social network
Articolo apparso sul Blog ated-ICT Ticino su TIO
Una notizia molto inaspettata ha aperto il 2021. Parliamo di una scomparsa illustre dai canali social, che nel mondo della moda non è passata inosservata. Si tratta degli account di Bottega Veneta, evaporati nel nulla senza alcuna spiegazione. E, escludendo che si tratti di un errore o di un attacco di “pirati della rete” (o hacker), in molti si son chiesti per giorni quale strategia di comunicazione ci sia alla base.
“L’assenza o la temporanea assenza dai social – secondo Isabella Ratti, Consulente d’immagine e Style coach - crea quel mistero che aumenta considerevolmente il valore di un brand o di una persona. I profili social cominciano ad essere tempestati di accessori, abbigliamento e celebrità che in maniera del tutto autonoma pubblicizzano il brand. Brand che, quindi, riceve ancora più attenzione di quanta ne potrebbe ricevere con page ufficiali. Potremmo così pensare ad una mossa di marketing ancora più decisa di quanto non si voglia credere. Un addio che potrebbe essere una chiave di un successo ancora più forte del social, un silente deus ex machina”.
Infatti, i milioni di “seguaci” della griffe possono continuare ad avere informazioni sulle nuove collezioni attraverso i numerosi account Instagram indipendenti che affollano il social network. Dopo il più noto newbottega inaugurato poco dopo l’arrivo di Lee, è nata una miriade di profili tra cui bottegaveneta.by.daniellee, bottegaveneta_international, bottega.men e by_daniel_lee, a testimonianza di un interesse costante per il nuovo corso di Bottega Veneta.
Certamente, come hanno osservato gli analisti di Pambianco, ha lasciato molto perplessi come in un momento storico che vede sempre più protagonista la comunicazione digitale veicolata attraverso i social network, un marchio prestigioso come Bottega Veneta abbia avuto il coraggio di andare così controcorrente e in modo così improvviso. Nessuna spiegazione è stata fornita dal brand, la cui direzione creativa è affidata dal 2018 all’inglese Daniel Lee.
Ma proprio Lee, che non ha canali social personali, poco dopo il suo insediamento nell’ottobre del 2019 a Vogue UK aveva dichiarato: «È stato bello crescere nell’era pre-Instagram: ci divertivamo molto. Sarà interessante vedere cosa accadrà in futuro. Io credo che ci sarà un ritorno alla privacy. Lo spero davvero».
Va da sé che parliamo di una decisione e forse di una strategia volta all’esclusività, che è lontanissima dalle logiche di marketing e comunicazione della stragrande maggioranza dei marchi del lusso, che proprio negli scorsi mesi hanno accelerato la propria presenza sulle piattaforme social. Sempre Pambianco osserva che oltre ai “classici” Instagram-Facebook-Twitter, sempre più griffe stanno prendendo d’assalto TikTok, il social più scaricato dalla Z Generation. A questi si aggiunge anche la piattaforma Twitch, dedicata ai videogiochi e al gaming, che ha già attratto Burberry, Balenciaga e Valentino.
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