Il digitale ha trasformato profondamente il nostro modo di vivere, lavorare e fare business. Ma spesso questo ecosistema non è progettato per tutti. L’accessibilità digitale va oltre l’obbligo etico o normativo: è un’opportunità strategica per sviluppare esperienze inclusive, efficaci e in grado di generare valore. Un design accessibile non è solo corretto: è più competitivo, sostenibile e potente.
Perché l’accessibilità digitale riguarda tutti
In Svizzera oltre 1,7 milioni di persone convivono con una disabilità, pari a circa il 20% della popolazione (Ufficio federale di statistica). L’accessibilità non riguarda solo chi ha una disabilità permanente: l’invecchiamento della popolazione, limiti temporanei o contesti d’uso diversi rendono la fruibilità digitale un tema trasversale. Oggi circa un cittadino su cinque ha più di 65 anni, e le proiezioni indicano che entro il 2050 la quota potrebbe salire al 27%. La domanda di servizi digitali accessibili è destinata quindi a crescere rapidamente, rendendo urgente per aziende e istituzioni adottare pratiche inclusive.
Nonostante questo, il web rimane spesso inaccessibile. Il report WebAIM Million 2025 mostra che il 96% delle homepage analizzate presenta errori di accessibilità secondo le linee guida WCAG: immagini senza descrizione, contrasti insufficienti, pulsanti ambigui, strutture di navigazione complesse.
Il quadro normativo svizzero
Pur non essendo vincolata dalle direttive europee, la Svizzera si muove verso il digitale inclusivo attraverso la LDis (Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili), che impone a Confederazione e Cantoni di garantire l’accesso ai propri servizi digitali.
Parallelamente, molti enti pubblici e aziende private seguono volontariamente gli standard WCAG 2.2 e le raccomandazioni eCH-0059, definendo requisiti chiari per piattaforme accessibili.
Per le aziende svizzere attive anche in Europa, è strategico conoscere l’European Accessibility Act (EAA): dal 28 giugno 2025 chi offre prodotti e servizi digitali nel mercato UE dovrà rispettare i criteri di accessibilità previsti dalla direttiva. Anticipare questi standard significa rafforzare la competitività e facilitare l’accesso al mercato europeo.
Design UX/UI inclusivo: esperienze per tutti
Progettare secondo i principi dell’accessibilità significa rendere informazioni e funzionalità percepibili, utilizzabili e comprensibili, compatibili con device e tecnologie assistive. Nei progetti e-commerce o servizi digitali, ogni fase del percorso utente, dalla navigazione al checkout, va ottimizzata, evitando soluzioni superficiali come plugin automatici o overlay.
In Playground adottiamo un approccio human-centered: ogni progetto parte da audit tecnico e analisi UX per definire una roadmap mirata. Layout, tipografia, interazioni e contenuti sono strumenti concreti per garantire accessibilità, compliance WCAG 2.2 e inclusività reale.
Integrare accessibilità nel design non è un vincolo, ma un’opportunità per innovare, migliorare UX, ampliare mercati, aumentare visibilità e consolidare la reputazione del brand. Per Playground, progettare per tutti significa progettare meglio: senza compromessi tra estetica, usabilità e inclusività.
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