Dal 2027 si potrà soggiornare in un hotel nello spazio. È in arrivo il progetto della startup californiana Orbital Assembly Corporation
Vacanze spaziali dal 2027
Dal 2027 si potrà soggiornare in un hotel nello spazio. Prenoteremo le nostre vacanze non più solo al mare, in montagna o in città, ma anche immersi nel firmamento. È in arrivo il progetto “spaziale” della startup californiana Orbital Assembly Corporation
Articolo apparso sul Corriere del Ticino-Mag nella rubrica Tech & Scienza
In questo 2021 che si sta per chiudere uno dei temi più caldi, ma anche più affascinanti, di cui molto si è letto e scritto riguarda la “corsa al turismo spaziale”. A innescarla sono stati i primi voli di Virgin Galactic, guidata da Sir Richard Branson, SpaceX, fondata da Elon Musk e Blue Origin, la società aerospaziale di proprietà di Jeff Bezos. I tre multimiliardari hanno certamente contribuito a rendere molto popolare il concetto di turismo spaziale, ma la startup californiana Orbital Assembly Corporation intende spingersi oltre, grazie Voyager Station. Si tratta del primo hotel vero e proprio realizzato lontano dalla Terra e pronto per accogliere i primi turisti dello spazio a partire dal 2027.
Naturalmente, non si tratterà di una destinazione adatta a tutti i portafogli, un tratto questo che è abbastanza comune anche con i voli spaziali che al momento le società di Branson, Musk e Bezos propongono a costi nell’ordine delle centinaia di migliaia di dollari. Anche perché il solo trasporto dei moduli dell’hotel nello spazio costerà decine di miliardi di dollari. E infatti, l’azienda potrebbe far pagare 5 milioni di dollari a persona per ogni soggiorno di 3 giorni. Secondo quanto la società ha comunicato, la struttura in orbita offrirà una gravità artificiale simile a quella di Marte. Ma il comfort sarà decisamente improntato a standard di lusso terrestri con alloggi fino a 500 metri quadrati con angoli cottura, suite più intime, e, soprattutto, servizi igienici fruibili come quelli dei nostri appartamenti. La Voyager Space Station (VSS), che sarà larga 198 metri, sarà composta da due anelli collegati da raggi. Il cerchio interno sarà dotato di stazioni di attracco per gli ospiti. L’anello esterno ospiterà le camere, i ristoranti, i bar, le palestre e i laboratori di ricerca scientifica. L’hotel a energia solare quando sarà completato, avrà spazio per un massimo di 400 persone. La Orbital Assembly Corporation spera di attrarre non solo turisti ma anche scienziati, astronauti in missioni a lunga distanza e anche alcuni residenti semi-permanenti.
«Avrete i migliori chef che prepareranno del cibo davvero, davvero buono», ha detto il CEO di Orbital Assembly Corporation, John Blincow, al Washington Post. «E quando si pagano 5 milioni di dollari per andare da qualche parte, non si riceveranno hamburger e patatine fritte. Vogliamo che volti come Sting Beyoncé vengano ad allietare le serate degli ospiti. Ci saranno due spettacoli ogni sera. Questo fa parte del pacchetto di intrattenimento».
I visitatori saranno anche in grado di partecipare ad attività ricreative che non sono possibili sulla Terra: tra le idee proposte ci sono partite di basket a gravità zero. Blincow dice: «Quando si salta in aria [nello spazio], si salta cinque volte più in alto».
L’azienda sta prendendo in considerazione anche passeggiate spaziali all’esterno della stazione, per permettere ai visitatori di godere di una chiara vista della Terra e dello spazio. Se tutto va secondo i piani, la società prevede di iniziare la costruzione nel 2026 e di accogliere i primi visitatori del VSS nel 2027. Nel frattempo, coloro che desiderano essere tra i primi a partire, possono prenotare il loro posto attraverso il sito ufficiale (https://voyagerstation.com).