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Siamo tutti caregiver
19 nov 20212 min

Siamo tutti caregiver

Assistenti vocali, applicazioni e intelligenza artificiale insieme in una soluzione ideata da una startup per chi segue i propri cari malati


Siamo tutti caregiver (o lo diventeremo) 

 

Articolo apparso su MAG – Tech & Scienza a questo link

L’emergenza pandemica ha accelerato la trasformazione anche in ambito sanitario, ma soprattutto ha portato alla luce in maniera inesorabile il ruolo di chi assiste un familiare in difficoltà (ovvero, all’inglese un caregiver).

 

Secondo la Croce Rossa, in Svizzera circa 600.000 persone appartenenti a contesti diversi si prendono cura dei loro familiari, assumendosi un ruolo fondamentale per la società e fornendo un sostegno cruciale al sistema sanitario. Pur essendo di vario tipo, nella maggior parte dei casi il familiare curante, o caregiver, ha tra i 50 e i 65 anni e si occupa dei genitori o dei suoceri di età più avanzata. E in un contesto caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione questa attività di cura, che rischia di riguardare ognuno di noi, può causare un sovraccarico, che è importante individuare con anticipo pere andare ad alleviare con un’offerta di prestazioni adeguate.

Proprio in quest’ottica, è stata sviluppata una soluzione digitale, FamilyHelp.AI, che intende offrire, proprio a chi si fa carico di sostenere un malato, una modalità efficace per prendersi cura da remoto dei propri cari, soprattutto degli anziani, garantendo la loro autonomia grazie alle potenzialità offerte dagli assistenti vocali. 

A svilupparla, in attesa che sbarchi sul mercato la prossima primavera, è una startup italiana, che si chiama eDialog e che è stata fondata nel febbraio 2021 da due soci, Enrico Paccini e Stefano Ubaldi. In pratica, i due startupper hanno scelto di focalizzare la propria attività di ricerca sullo studio di soluzioni innovative per il superamento delle barriere architettoniche digitali, utilizzando la voce come principale strumento di dialogo con i dispositivi. 

«Nella vita siamo già o saremo tutti caregiver. Forse in futuro ne avremo anche necessità – dichiara Enrico Paccini, CEO e co-founder di eDialog con Stefano UbaldiQuesta semplice riflessione ci ha spinto ad utilizzare l’intelligenza artificiale al servizio della persona, per creare un rapporto empatico con chi ha bisogno, eliminando le barriere architettoniche digitali attraverso un assistente vocale. La tecnologia sviluppata per l’applicativo, che arriverà sul mercato nella primavera 2022, si rivolge ad aziende operative a vari livelli nell’ambito dell’assistenza domiciliare, con personalizzazioni legate alle diverse esigenze e patologie».  

  

Con pochi semplici comandi sull’applicazione sarà possibile programmare lo smart speaker, come Amazon Echo e Google Home, presente nella casa dell’assistito affinché possa interagirci vocalmente monitorandone i sintomi, incentivandone la misurazione dei parametri vitali, gestendone la terapia farmacologica e favorendone l’aderenza terapeutica con promemoria in agenda. Tramite il cellulare il caregiver potrà così seguire la quotidianità del familiare, supportandolo a distanza anche in termini di socialità e limitando spostamenti e contatti in funzione delle necessità. 

Il progetto di Personal Health System punta a incentivare l’indipendenza delle persone e semplificare il ruolo di di chi assiste un malato. L’assistente virtuale raccoglie i dati estrapolandoli e interpretandoli tramite applicazione, per profilare le condizioni di salute dell’anziano o del malato, verificandone, ad esempio, pressione arteriosa, glicemia, temperatura o il rispetto delle prescrizioni mediche, oltre alle interazioni avute. Nel caso vengano riscontrate situazioni fuori dalla norma, arriverà sul cellulare una notifica SMS con la conseguente possibilità di generare report da inviare prontamente al medico. Tutti i dettagli di FamilyHelp.AI sono ora anche online su https://familyhelp.ai/

  

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