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L’arte sbarca online
15 feb 20213 min

L’arte sbarca online

La storia di Giada Bianchi che unisce talento e passione. Un racconto in cui il digitale apre anche al mercato dell’arte nuove prospettive per acquisti e collezionismo


Articolo apparso sul Blog ated-ICT Ticino su TIO

Il digitale sta determinando cambiamenti radicali nella nostra società in tutti i settori dell’economia e dei consumi. Anche un ambito molto tradizionale come il settore dell’arte, della cultura e dei beni da collezione si è convertito di necessità alla tecnologia, attraverso l’efficacia delle esperienze virtuali di acquisto e la fruizione dell’arte su piattaforme, fiere o anche aste dedicate trasferitesi online.

È il caso per esempio di Sotheby’s, che risulta la casa d’aste capace di sopportare la crisi, grazie alla forte presenza digitale costruita negli ultimi anni. Proprio Sotheby’s ha raggiunto nei primi 7 mesi dell’anno 2020 un volume di fatturato pari a $2,5 miliardi, grazie ad oltre 250 aste che hanno registrato un tasso medio di venduto dell’80%. Ha, inoltre, reso noto che il 30% di offerenti e acquirenti non aveva precedentemente intrattenuto rapporti di compravendita, registrando nelle aste online una forte presenza di offerenti under 40 (30%). Il risultato è segnale forte di come le vendite online possano contribuire ad ampliare lo spettro dei possibili interessati al mondo dei beni da collezione.

Una tendenza questa, che anche alcuni artisti del nostro territorio hanno intrapreso con successo.  Emblematico è il caso di Giada Bianchi che con il suo canale online si racconta, sperimenta e mette a frutto il suo importante bagaglio di comunicatrice ed esperta dei social media per valorizzare le sue creazioni artistiche, che trovano uno spazio fisico espositivo nel suo Atelier di St. Moritz. Un nuovo esempio virtuoso di #storievisionarie che come ated-ICT Ticino ci fa piacere raccontare.

Giada, da cosa nasce l’idea di aprire un negozio online per promuovere la tua arte e come durante la pandemia hai utilizzato i canali digitali per esprimere la tua cifra artistica? 

La mia arte nasce da narrazioni personali ricevute in forma di messaggio vocale, dal cui ascolto mi lascio ispirare per la creazione di un dipinto, che poi diviene installazione artistica e da poco anche capo da indossare. Riconsegnare alla persona ciò che da essa è nato mi è sembrato un processo naturale; d’altronde l’esperienza è un vestito tagliato e cucito su misura per noi dalla nostra sensibilità, ed è proprio ciò che desidero cogliere durante gli appelli lanciati nel web. È un modo per promuovere valori come la condivisione, l’accettazione, l’unicità, l’ascolto e il senso di collettività in contrapposizione al pregiudizio, al giudizio, all’individualismo e all’uso divisivo degli stereotipi, e lo svolgo proprio laddove questo clima impera, e cioè sui social network. Per affrontare una tematica legata alla pandemia, ho semplicemente continuato a usare questo metodo. Ho lanciato un appello in rete alla ricerca di persone che mi volessero raccontare la fonte da cui traevano forza durante il lockdown; come sempre la partecipazione è stata importante ed ora #laforza è divenuta dipinto, installazione, riproduzione Fine Art, capo da indossare e persino vino.

 

In questo percorso verso la digitalizzazione a quali casi di successo ti sei ispirato? E quali obiettivi di business e fatturato ti sei data?

Sinceramente non mi sono ispirata a nessuno, è stato un metodo che si è imposto da sé. Il mio obiettivo era ed è cercare di rappresentare la biografia dell’umanità e la digitalizzazione mi è sembrato il medium ideale sia per divulgare il messaggio sia per raccogliere le testimonianze che mi giungono un po’ da tutto il mondo. Per adesso più che un obiettivo di business mi sto concentrando sull’attenzione e la cura. È un progetto molto complesso che opera su più livelli e settori e gli investimenti a disposizione sono i residui dei guadagni di chi cerca di vivere d’arte. Questa condizione rallenta sicuramente la crescita, ma se non altro mi dà la possibilità di valutare le giuste soluzioni e le giuste collaborazioni per mantenere il tutto il più possibile sostenibile, etico ma soprattutto vivo, fertile e in grado di generare bene e meraviglia. Mi sento molto responsabile nei confronti di coloro che mi hanno consegnato un pezzo di sé, affinché potessi creare opere che mi piace chiamare di #artenarraviva. È come se fossi la conducente di un mezzo di trasporto che mi piacerebbe potesse sì arrivare lontano, ma senza inquinare e deturpare il paesaggio; è una strada che si sta formando percorrendola e che cerco di integrare con l’attorno, lasciandola a disposizione di chiunque desideri intraprenderla per scoprire un territorio composto da persone in cui trovare e ritrovare l’altro da sé.

 

#storievisionarie #ecommerce #digitaleperilcommercio #atedicticino #eShopper #digitalfashion #solidarietadigitaleated #iosonoilmulino

 

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Associazione Ticinese Evoluzione Digitale – Informare, educare, e appassionare all’informatica tutte le generazioni, e creare sinergie in Ticino con eventi e collaborazioni.