Vantaggi, svantaggi e sfide dell’ambiente di lavoro ibrido che si sta imponendo nell’era post pandemia
Hybrid workplace: quando il lavoro diventa fluido
Vantaggi, svantaggi e sfide dell’ambiente di lavoro ibrido che si sta imponendo nell’era post pandemia
Articolo apparso sul blog di ated-ICT Ticino ospitato su TIO
Come osserva un ampio articolo realizzato da Digital360, le imprese, spinte dalla necessità di proseguire l’attività da remoto durante il lockdown, si trovano ora a sperimentare modalità organizzative in grado di conciliare le esigenze dei dipendenti con gli obiettivi del business. Si sta, quindi, configurando una nuova modalità di lavoro fluido. Si definisce hybrid workplace e, naturalmente, la tecnologia gioca un ruolo di primo piano. È chiaro che negli ultimi anni le organizzazioni, pubbliche e private, si sono dovute adattare a una modalità di lavoro completamente diversa rispetto al passato, trasferendo il maggior numero di attività possibili dalla sede operativa ad altri luoghi, comprese le case dei dipendenti.
Si tratta di un tema di grande attualità, di cui si parlerà in modo diffuso nel corso di un incontro promosso da ated-ICT Ticino in collaborazione con ISACA, SUPSI e AIEA dal titolo: “Telelavoro, una nuova realtà - Aspetti sociali, informatici e assicurativi”. Per iscriversi all’appuntamento, che si terrà in presenza il 5 aprile 2022 dalle ore 14.00 alle ore 18.00, presso il CAMPUS EST USI-SUPSI basta andare a questo link.
Fra l’altro, per i soci ated e AIEA la partecipazione al seminario è gratuita e corrisponde ad un credito di 4 ore CISA/CISM/CGEIT/CRISC Continuing Professional Education.
Ma tornando al concetto di hybrid workplace, quello che è accaduto è che il Coronavirus non ha fatto altro che imprimere un’accelerazione forte a un processo già da tempo in corso di sperimentazione. Per la prima volta, a causa dell’emergenza e necessità si sono sfidati i pregiudizi, e superandoli, di tutti coloro che sino a quel momento avevano associato il lavoro da remoto a una minore produttività. Con il tempo è emersa l’esigenza di trovare una nuova organizzazione del lavoro che cercasse di capitalizzare l’esperienza acquisita e, al tempo stesso, recuperasse gli aspetti unici del confronto in presenza. È così che si viene a tracciare ciò che si sta affermando in una nuova normalità, che talune organizzazioni già avevano avviato come modalità lavorativa.
Cos’è un hybrid workplace
Un hybrid workplace combina di volta in volta, a seconda delle esigenze della singola realtà aziendale, lavoro da remoto e lavoro in ufficio. In generale, un ambiente di lavoro ibrido è caratterizzato da un team ridotto in presenza e la maggior parte della squadra che gravita in maniera più libera attorno alla sede fisica dell’impresa. Si tratta di una modalità governata da alcune regole di base, che possono essere per esempio: un’alternanza di presenza infrasettimanale o settimanale, piuttosto che un rientro in ufficio in caso di riunioni programmate.
I vantaggi e gli svantaggi di un ambiente di lavoro ibrido
Notevoli sono i vantaggi di operare in un hybrid workplace, tra questi: maggiore libertà per i dipendenti, che sovente si traduce in un migliore bilanciamento lavoro e vita personale ideale per le mamme lavoratrici (il cosiddetto, work-life balance). Un forte risparmio per l’azienda in termini di costi di gestione della struttura fisica, che ora può essere anche notevolmente ridotta negli spazi, ma anche la possibilità di poter attingere a un bacino di professionisti qualificati, anche geograficamente distanti dalla sede di lavoro. Ovviamente, esistono anche gli svantaggi. Primo tra tutti il rischio di creare un gruppo di lavoro di serie A − coloro che lavorano in sede e hanno un accesso facilitato a tutte quelle informazioni che potremmo definire di ‘secondo livello’, ovvero che viaggiano al di fuori dei meeting ufficiali − e un gruppo di lavoro di serie B − coloro che lavorano fuori dalla sede e hanno interrelazioni meno fluide. Per ovviare a questa eventualità è indispensabile che l’hybrid workplace venga progettato in maniera molto attenta, creando filtri e non blocchi tra i diversi gruppi di lavoro, affinché tutta la squadra sia in grado di lavorare alla stessa velocità. Fondamentali diventano, dunque, gli strumenti digitali messi in campo per consentire e armonizzare tutte le attività: dall’infrastruttura cloud a software di project management, da sistemi di firma digitale e a sistemi per la digitalizzazione dei documenti, non ultimo sistemi di sicurezza informatica e a garanzia della privacy.
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