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I team ticinesi, che hanno primeggiato nelle competizioni di robotica, hanno davanti a loro un nuovo anno pieno di sfide.

Scritto da ated | 06 feb 2023

I team ticinesi, che hanno primeggiato nelle competizioni di robotica, hanno davanti a loro un nuovo anno pieno di sfide.

Si comincia il 4 di febbraio a Bellinzona.

 Articolo apparso anche sul blog di ated-ICT Ticino ospitato su TIO

 

Sono tre le squadre della sezione Roboticminds di Ated4kids che si incontreranno domani 4 febbraio per affrontare la prima grande sfida di robotica di quest'anno. Si tratta di tre team capitanati Corrado Corsale, che è anche il mentor del gruppo Smilebots e, appunto, è il coordinatore delle squadre di robotica promosse dall’associazione ated-ICT Ticino. Ma oltre a Corrado, hanno raccolto il guanto di sfida come mentor Federico Yankelevich per gli Smilebots Junior e Armando Cosentino per i Back to the block.

 

E proprio i “veterani” Smilebots e le giovani leve degli Smilebots Junior, pluricampioni nelle competizioni di robotica della First Lego League a livello nazionale e internazionale, si ritroveranno domani 4 Febbraio con i Back to the block a Bellinzona presso l'Auditorium ICEC/SSSE per partecipare al torneo regionale. Ma se molti di loro sono già abituati alla pressione della competizione da diversi anni, i partecipanti più giovani, di circa 12 anni, della squadra dei Back to the block, affrontano la sfida per la prima volta in assoluto.

I nostri ragazzi riusciranno a qualificarsi per le finali? Per noi è assolutamente un sì e abbiamo intervistato alcuni di loro insieme ai loro mentor, per sentire più da vicino l’atmosfera dei preparativi alla gara.

Raggiunto dai nostri microfoni, Corrado Corsale, coach degli Smilebots da 7 anni ci racconta: “Per trasmettere ai ragazzi le conoscenze di base, la mia strategia si basa essenzialmente sul confronto e sull’esempio, che si tramutano per loro in arricchimento e crescita. Di volta in volta li metto di fronte ad un problema da risolvere su cui devono confrontarsi tra di loro. Ognuno propone la sua soluzione e anche io dico la mia. Questo li porta in una sorta di sfida, ma con l'intento comune a tutta la squadra di raggiungere lo stesso obiettivo. Da questo loro hanno modo di trarre tanti esempi e soluzioni che potranno riapplicare per risolvere tematiche più complesse in futuro. È tutto molto stimolante per loro e anche per me”.

Ruggero, ex membro della squadra e fondatore degli Smilebots ci dice: “Sono fiero di dove siamo arrivati e dei ragazzi che sono entrati nella squadra. Sono tutti molto bravi e speriamo di arrivare molto lontano.”

Gaia 13 anni, il più giovane elemento del team Smilebots, invece, ci dice che quello che le piace di più del progetto Smilebots è “che si sperimentano tante cose innovative”.

Insomma, grinta e passione non mancano. Federico Yankelevich, da 3 anni coach degli Smilebots Junior, ci dice che: “I ragazzi danno molta soddisfazione, stanno imparando tanto e sono molto appassionati. Questi sono i motivi principali per i quali dedico tanto tempo a questo progetto. È una passione che accomuna grandi e piccini” e aggiunge: “è sempre una sorpresa vedere come ragionano e affrontano le sfide tecniche e di costruzione del robot, ma anche come si organizzano nel collaborare e armonizzare le idee di tutti per riuscire a raggiungere l'obiettivo della sfida.” I ragazzi sono determinati, ambiziosi e sanno di avere le capacità per farcela. Giovanni, programmatore negli Smilebots Junior 

ci racconta che: “l’anno scorso abbiamo vinto le competizioni ticinesi, ma non le finali svizzere. Il nostro obiettivo quest’anno è arrivare alle finali europee e…. beh possibilmente vincerle! Ci siamo preparati bene e siamo molto forti”. I ragazzi che fanno squadra sono accomunati da un forte legame. Gli fa eco Federico, programmatore sempre negli Smilebots Junior: “È un’esperienza per me davvero nuova. Spero che vada bene per la nostra squadra, anche perché noi siamo pronti!”. Mentre Francesco, da tre anni costruttore e programmatore negli Smilebots Junior ci rivela che: “da grande vorrei fare l’ingegnere meccanico, da sempre mi piace tantissimo, come i Lego”.

“Nella mia squadra sono tutti esordienti ed essendo alle prime armi vanno costantemente motivati a dare il massimo – ci racconta Armando Cosentino, mentor della squadra dei Back to the block Si parla di robotica e di progetti innovativi, visto che le varie missioni sono sempre molto impegnative e sfidanti e perché i ragazzi devono trovare il modo di vincerle. Abbiamo avuto poco tempo per prepararci, ma ce la stiamo mettendo tutta. E siamo fiduciosi che il 4 febbraio la nostra prima gara di esordio andrà bene”.

Tommaso, ideatore nei Back to the block, afferma che: “mi piace molto l’idea di lavorare su un progetto comune e del legame di amicizia e collaborazione che si crea nella squadra”.Mentre Fabio, costruttore nei Back to the Block ci dice che: “Mi piace l’idea di lavorare su un progetto comune e penso che il 4 febbraio sarà un’esperienza unica”.

Saranno forse questi gli elementi che, oltre alle competenze tecniche, determineranno la vittoria? Noi siamo certi che i nostri giovani talenti made in Ticino sapranno renderci orgogliosi, grazie al loro grande impegno, passione e alla loro determinazione.

E, in particolare, tutto il nosto “in bocca al lupo” e un “forza ragazzi e ragazze” è dovuto alle nostre squadre:

    • Smilebots: Federico, Colapicchio, Gaia, Leonardo ed Elisa
    • Smilebots junior: Giulio, Matteo, Leo, Giovanni, Federico e Francesco
    • Back to the block: Tommaso, Lorenzo, Aaron, Fabio e Lukas

Ringraziamo tutti gli sponsor e in particolare: Banca Stato, MediaTi, Aiti, SUPSI, Banca Popolare di Sondrio, GTK Timek Group, che sostengono le squadre, accompagnandole in ogni loro sfida di apprendimento e facendo sempre il tifo per loro.